La dieta vegana sta diventando sempre più popolare non solo per motivi etici, ma anche per i benefici ambientali che essa può apportare. L’allevamento intensivo di animali per la produzione alimentare è una delle principali fonti di emissioni di gas serra e di deforestazione, di uso eccessivo di acqua e di degradazione del suolo. Ecco cosa bisogna sapere sulla correlazione tra dieta vegana e impatto ambientale.

Come possiamo analizzare l’impatto ambientale?
Possiamo analizzare questi punti usando il carbon footprint, il water footprint e il soil footprint, che sono tutti modi per misurare l’impatto ambientale delle attività umane, inclusa la produzione alimentare.
Il carbon footprint misura le emissioni di gas serra generate dalle attività umane, come la produzione di energia, il trasporto e l’agricoltura. La produzione di carne e latticini è una delle principali fonti di emissioni di gas serra, poiché richiede grandi quantità di energia per l’allevamento degli animali e la produzione di mangimi. Inoltre, le emissioni di metano e diossido di azoto generate dagli animali da allevamento contribuiscono ulteriormente alle emissioni di gas serra.
Il water footprint misura l’uso d’acqua delle attività umane. L’allevamento intensivo di animali richiede grandi quantità d’acqua per l’irrigazione dei campi di mangime, per l’abbeveraggio degli animali e per la pulizia degli impianti. Ad esempio, la produzione di 1 chilo di carne di manzo richiede circa 15.000 litri d’acqua, mentre 1 kg di grano ne richiede solo 1000.
Il soil footprint misura l’impatto delle attività umane sulla qualità del suolo. L’allevamento intensivo di animali può causare degradazione del suolo a causa dell’erosione, dell’aumento del contenuto di sali e dell’inquinamento delle acque sotterranee. Inoltre, l’espansione degli allevamenti per la produzione alimentare intensiva causa la deforestazione e la perdita di habitat per le specie selvatiche, con conseguente perdita di biodiversità e degradazione del suolo.
Dieta vegana e impatto ambientale: quale correlazione?
La dieta vegana, visto che non include alimenti di origine animale, può aiutare a ridurre l’impatto ambientale della produzione alimentare. Inoltre, la scelta di prodotti alimentari locali e a km 0, e di stagione, può ridurre ulteriormente l’impatto ambientale legato alla produzione e al trasporto degli alimenti. Infine, è ormai risaputo che una dieta vegana ben pianificata può fornire tutti i nutrienti di cui il corpo ha bisogno per rimanere in salute. Inoltre è stato dimostrato che può anche aiutare a ridurre il rischio di malattie croniche come il diabete e l’ipertensione. Se ti interessa l’argomento puoi cliccare qui per approfondire.