Allenamento isometrico e statico: differenze ed esempi

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Ciao a tutti! Oggi vi parlerò di due tipi di allenamento molto interessanti, che si possono fare sia in palestra sia in casa: l’allenamento isometrico e statico.

L’allenamento isometrico e l’allenamento statico sono entrambi metodi di allenamento che coinvolgono il mantenimento di una posizione senza il movimento articolare. Possono essere efficaci per migliorare la forza, la flessibilità e la stabilità muscolare, ma possono essere utilizzati in modo diverso per raggiungere obiettivi specifici.

Allenamento isometrico: in cosa consiste

L’allenamento isometrico consiste in spinte massimali contro un carico che non si può spostare. Mettiamo più del 100% del nostro massimale e spingiamo come se volessimo spostarlo per cinque secondi. Ovviamente il carico non si sposterà ma noi comunque abbiamo fatto la nostra serie.

Si tratta quindi di un allenamento indirizzato verso l’aumento della forza muscolare, più intenso rispetto all’allenamento statico ma di minor durata.

Cos’è l’allenamento statico

L’allenamento statico, invece, consiste in una tenuta con un carico inferiore al 100% del massimale di organico. Potremo spostarlo per uno o più ripetizioni, ma decidiamo di tenerlo fermo. Ovviamente, il tempo sotto tensione potrà essere anche più lungo in questo caso.

In generale un allenamento statico si concentra sull’aumento della flessibilità e della stabilità muscolare. Risulta essere più lungo ma meno intenso rispetto all’allenamento isometrico.

Esercizi isometrici e statici

Vediamo ora come riprodurre questi allenamenti a casa. In entrambi i casi useremo come esercizio la seduta statica ma, mentre nel caso dell’isometrica spingeremo a tutta forza contro il muro, nel caso della statica manterremo semplicemente la posizione.

Una cosa importante da tenere sotto controllo nell’isometrica è la posizione del sedere al di sotto del ginocchio. Questo ci permette di spingere senza scivolare in alto. Sfrutteremo così tutta la nostra forza e riusciremo a spingere a dovere anche dove normalmente non potremmo reggere più di 5-10 secondi.

Nella statica useremo invece la posizione classica, ovvero ginocchio in asse rispetto al sedere. Manterremo semplicemente la posizione su una o due gambe a seconda di quello che è il nostro livello. Inoltre, cercheremo di stimolare l’area di cui abbiamo bisogno, ossia la meccanica o la metabolica.

Proverete questo esercizio durante i vostri allenamenti?

Continuate a seguire il blog per scoprire altri metodi di allenamento!

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